Il genere letterario attualmente più in salute – già impiegato da autori quali, tra gli altri, Magris, Foster Wallace, Yu Hua, Carrère, Oz, Ernaux, Le Clézio, Handke e Didion – è probabilmente l’ibrido fra narrazione per brevi e agevoli paragrafi, riflessione a tema vario e memoria autobiografica. Perché? Perché è quello più conforme alla realtà, segnatamente occidentale: stringato e mutevole (non noioso), ma soprattutto in prima persona, ché non è lecito diversamente guardare al reale [...]