Ci sono libri che dicono poco e libri che dicono troppo: i primi appartengono al genere balneare, o del dormiveglia e non conta farne menzione; i secondi inquietano lo spirito, sfidano la ragione, sollecitano l’immaginazione a destarsi dall’anestesia di massa.A questa seconda genìa appartiene la trilogia Poena Damni, che leggiamo nella magnifica traduzione di Viviana Sebastio, capace di ricreare in italiano il denso impasto linguistico dell’originale greco, opera di un autore di indubbio talento, Dimitris Lyacos. [...]