Dimitris Lyacos e il tragico contemporaneo

Tropico del Cancro

Published: Jun 2023
Location: Roma, ITALY
Reviewed by: Gianluca Viola
Language: Italian
Review of book: POENA DAMNI: THE TRILOGY

Vi è un istante di sospensione in cui tutto è travolto, e vacilla: la realtà solida e profonda che la persona si arroga viene meno, e, in luogo di essa, restano presenze assai più intense, mobilissime, violente, inesorabili. E in questo disorientamento lo spirito distingue male ciò che imperversa nell’inferno ove lo trascina e precipita il suo turbamento: l’oscura diversità dei fantasmi e degli incubi di cui egli lo popola, tradisce la sua estrema emozione. E null’altro sussiste più all’infuori di forze che possiedono esse stesse una violenza paragonabile a quella della tempesta scatenata». Queste righe postume di Georges Bataille descrivono l’atmosfera perturbante nella quale l’uomo viene a trovarsi nel momento in cui si trova bruscamente rigettato «fuori di sé», incapace di mantenersi nella forma di un’identità stabile e compiuta. L’«istante di sospensione in cui tutto è travolto» è, naturalmente, in Bataille, l’istante della morte, l’istante della mia morte o - per dirla con Maurice Blanchot - «l’istant de ma mort désormais toujours en istance»: non l’istante di una morte effettiva, di una morte compiuta, realizzata, ma l’incompiutezza stessa della morte, lo sprofondamento all’interno di una esistenza senza esistente in cui a dominare è un sentimento d’impotenza e d’orrore di natura tragica.

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